Scoliosi in età evolutiva

E’ definita scoliosi la deviazione della colonna vertebrale sul piano frontale.
Nella scoliosi vera (scoliosi strutturale, Foto) tale deviazione si associa alla rotazione della colonna vertebrale e per questo motivo la scoliosi strutturale non è correggibile in posizione sdraiata.

L’atteggiamento scoliotico, invece, non è una vera scoliosi e si può definire come una deviazione della colonna sul piano frontale senza rotazione vertebrale, e quindi completamente correggibile in posizione sdraiata.

Il riscontro obiettivo più semplice di una possibile scoliosi si effettua facendo flettere in avanti il soggetto a gambe tese e piedi paralleli: in caso di scoliosi si potrà osservare l’asimmetria del profilo della cassa toracica, la presenza di un gibbo costale e/o di una salienza lombare.
La conferma si otterrà attraverso l’esecuzione di una radiografia della colonna vertebrale in “toto”(in piedi) in due proiezioni.

Scoliosi in età adulta

Si definisce scoliosi dell’adulto una deformità scoliotica della colonna vertebrale di più di 10° in soggetti scheletricamente maturi. La scoliosi dell’adulto si differenzia dalla scoliosi idiopatica dell’età evolutiva poiché è una deformità generalmente più rigida, responsabile di sbilanciamento della colonna vertebrale e causa di dolore; inoltre, spesso si associa a un restringimento del canale lombare (stenosi).

La scoliosi dell’adulto si classifica, dal punto di vista eziologico, in scoliosi di tipo I, II e III.